Tutto cominciò con sua figlia che promuoveva il libro di suo padre, recitando con uno spiccato accento campano e guardando in modo poco simulato al gobbo lì accanto: “La storia di Giovanni e Margherita, la storia di ognuno di noi per divulgare una scoperta che modificherà profondamente il contesto umano…Un libro tabù di un uomo tabù.”
Insomma ce n’era abbastanza perché l’autore si fermasse qui con la pubblicità il cui storyboard non invitava pressochè nessuno a leggere l’opera.
E invece Alfonso Luigi Marra, l’autore, ha insistito tanto da aver creato un fenomeno mediatico per promuovere il suo nuovo libro “Il labirinto femminile“: quello dello strategismo sentimentale (basta andare su youtube per rendersi conto della quntità di parodie che ne sono state fatte).
Prima protagonista assoluta di questa chicca della comunicazione televisiva è Manuela Arcuri che, con uno sguardo che nelle sue intenzioni avrebbe voluto essere enigmatico, riceve un sms (la colonna sonora è da film horror, l’inconscio evidentemente esiste…) e quindi descrive la trama del romanzo.
A questo punto arriva il tormentone: “Un’opera per liberare la coppia e la società dallo strategismo sentimentale che le tormenta e ha enormemente rallentato il cammino della civiltà. E’ bellissimo.”
Manuela Arcuri e lo strategismo sentimentale
Come prevedibile, su facebook si è scatenato l’inferno ed è subitaneamente sorto un gruppo fan intitolato “Lo strategismo sentimentale che ha rallentato il cammino della civiltà” che conta quasi 7000 membri.
E’ notizia di pochi giorni fa che Marra ha trovato tra i suoi sponsor niente meno che Lele Mora e ormai anche il suo video è tra i più cliccati su youtube. La pubblicità di Lele Mora recita, dopo un discutibile gioco di parole e di immagini su specchi e brame: “Non sono un critico, ma Il labirinto femminile è il libro più straordinario che ho mai letto e allora mi sono offerto, per 1 euro, di rompere il silenzio assordante di quelli che dovrebbero parlare, ma credo temano causi gli attesi cambiamenti (?!)”.
Lele Mora e il labirinto femminile: spot
Credo che per ora ce ne sia abbastanza e a questo punto aspettiamo con ansia nuovi incredibili testimonial del libro di Alfonso Luigi Marra, avvocato e scrittore, nonchè ottimo venditore di se stesso: è chiaro infatti che l’insostenibilità mediatica del booktrailer è stata volutamente cercata per lanciare una campagna virale in rete (lo spazio in cui si concentrano ormai le nuove frontiere della comunicazione) e che infatti sta dando i suoi frutti.
Sono perfettamente d’accordo.
Questa campagna pubblicitaria virale di Alfonso,
sta davvero vedendo crescere i suoi frutti.
Ti faccio i miei complimenti, perché io davvero la parola
“Cauti” non l’avevo capita, cioé davvero non riesco a decontestualizzarla, né a capire cosa Alfonso, ci voglia comunicare.
Complimenti per il post. Al Salotto dei Ciarlatani: Piace.
http://ilsalottodeiciarlatani.blogspot.com/2011/01/anche-lele-ci-dice-e-davvero-bellissimo.html
Grazie davvero!
Lele Mora usa la parola “causi” come congiuntivo presente del verbo causare. La traduzione sarebbe “credo (che loro) temano che (questo libro) causi (!)gli attesi cambiamenti”. anche io ci ho messo un pò per capire il nesso sintattico piuttosto contorto.
Grazie 😀
ahahahahhaahhaha.
Ogni volta che rileggo i nostri post e poi rivedo il video
mi si appanna la vista per le lacrime e…
scoppio in fragorose risate.
ahahahahaahah
Il mio ringraziamento é stato pubblicato anche nel nostro blog… hai svelato un Mistero 😀
Morfina sei una regina!
La raccolta delle frasi più significative estratte dai libri e dai documenti dell’Avv. Alfonso Luigi Marra, dal primo – La storia di Giovanni e Margherita – all’ultimo, Il Labirinto Femminile.
Sito Web http://paroledimarra.blogspot.com/
Pagina face book http://www.facebook.com/pages/Parole-di-Marra/122738064516203
Sara, Grillo e il por-no.
Dopo che Sara al por-no non si era data per una vita, questi aguzzi apportatori di male sono riusciti a precipitarvela in un giorno: il giorno dopo aver girato questo video su Grillo. Video in cui, con sul petto l’ormai famoso fiore, fattole tatuare per l’occasione da noi, e che a quanto pare avrà anche nel film hard, e con la faccia di Grillo sui glutei (‘faccia di banca’), parla della ‘permuta’, fatta da Grillo, della sua ‘sacra’ furia del 1998 contro il signoraggio in cambio del sostegno occulto che il potere bancario ha garantito al suo movimento 5 Stelle in Internet e nei media tramite la Casaleggio Associati. por-no rivolto al disegno scellerato ma stupido di screditare la lotta al signoraggio, perché nel signoraggio e nella lotta che gli facciamo non c’è niente da screditare. Li si può solo occultare, e non ci stanno riuscendo.
Annunziamo poi già da ora, a breve, un successivo video di cui sarà probabilmente di nuovo interprete la ‘peccatrice’ Sara, forse ‘ornata’ di un serpente simbolico non sappiamo se vivo o tatuato (non sappiamo nulla di come Gino lo realizzerà).
Un video volto a dimostrare che se certe forme dell’abiezione sono effettivamente più riprovevoli per chi, come Sara, Ilenya, Grillo o altri, le interpreta, spesso sono invece le forme più ‘sobrie’ di questa abiezione ad essere più perniciose per chi le subisce.
Questo per l’ovvio motivo che, quando un modello culturale è errato, interpretarlo al meglio può solo significare essere migliori nell’essere peggiori.
Un video in sostanza volto a dimostrare, vedremo poi attraverso quali strumenti narrativi o scenici, la trasversalità dell’abiezione alla normalità.
Una cultura dell’abiezione espressa cioè in una miriade di formule diverse, variamente attive, passive, o magari solo difensive, subite, o esercitate proprio malgrado, ma tuttavia ineludibili, salvo che non si sia dei veri dissidenti, perché frutto di quel tremendo miscuglio tra visioni consumistiche e dogmatismo monoteistico che altrettanto ineludibilmente costituisce oggi il modo di concepire la realtà di ogni cittadino del regime.
“Ascoltate questa registrazione: l’hanno drogata! http://soundcloud.com/pasfermiamolebanche/20120709-212632”.
Forse è stata una premonizione di Marra, o forse Berlusconi ha accolto il suo invito, ma Marra, venerdì scorso, 26 ottobre 2012, da Vero TV, ha lanciato a Berlusconi una fervente ‘implorazione’ a revocare l’appoggio a Monti e a impugnare i simboli della lotta al signoraggio e al potere bancario. Marra ha anche aggiunto che è un’idiozia che Monti ha aumentato il prestigio dell’Italia all’estero, perché la verità è che Monti è contiguo ai poteri bancari che dominano la politica e i media europei e mondiali, ai quali ha venduto l’Italia, per cui è ovvio che costoro tessono le sue lodi. Berlusconi, invece, nonostante abbia lui stesso una banca, non è contiguo al potere bancario, che infatti non lo accoglie nei suoi ‘salotti buoni’ e lo avversa e lo ridicolizza.
Com’è noto Berlusconi, il giorno dopo, sabato 26 ottobre 2012, ha preso le distanze da Monti e si è scagliato contro i criminali ‘sorrisetti’ dei leader europei contro di lui.
Marra si augura ora che Berlusconi si schieri contro il signoraggio. Dopodiché, ha detto Marra: «Che si condivida o no il suo passato, vincerà le elezioni e conquisterà un posto d’onore nella memoria collettiva».