Un gravissimo problema si è abbattuto sull’amministrazione Obama. Guerra nucleare? Disarmamento? Economia in recessione? No, niente di tutto questo ma Obama avrebbe forse voluto aver a che fare con il pericolo di una terza guerra mondiale piuttosto che con l’emergenza carpe giganti.
La regione dei grandi laghi al confine con il Canada è stata infatti invasa da una specie asiatica di carpa. Una specie di carpa particolarmente vorace e prolifica che, importanta tra gli anni ’60 e ’70 per l’allevamento e la pesca, non ha trovato sostanziali nemici naturali nell’area di inserimento.
Poco male sarebbe il numero eccessivo di queste carpe – che possono arrivare fino a 45 chili di peso – il problema è che proprio non ne vogliono sapere di farsi pescare: saltano fuori dall’acqua e in alcuni casi i “marinai” sono stati addirittura feriti.
La risposta al problema dell’amministrazione Obama è stata la convocazione di un Asian-carp Summit e la cifra per risolvere il problema è stata stanziata nell’ordine di 78,5 milioni di dollari. Una delle possibili soluzioni proposte fino ad ora è di effettuare una reimportazione in Cina dove il problema è l’invasione delle acque da parte di alghe che ne “soffocano” la fauna ittica.
Più di 100000 carpe giganti degli Stati Uniti sono già state inviate in Cina per provvedere a brucare l’eccesso di alghe causate dell’inquinamento.