In tempo di crisi bisogna stringere la cinghia. Se ne sono accorti un po’ tardi al Ministero dell’Economia dove stanno approntando la manovra economica correttiva richiesta a gran voce dalla UE.
Ancora non c’è niente di certo ma si parla di un Disegno di Legge per tagliare le spese e rientrare di circa 40 miliardi di euro.
Nel Ddl dovrebbero essere diverse le novità:
- In primis l’adeguamento dei compensi pubblici ad una media europea calcolato da un’altra commissione
- Un taglio alle auto blu che riguarda la loro potenza: niente auto blu superiori ai 1600 cc
- Election day obbligatorio, quindi se riaccadrà come quest’anno che un referendum può essere accorpato deve essere fatto.
- Voli di stato solo per le 4 cariche più importanti
- Riduzione del finanziamento ai partiti politici
- Riduzione dei trasferimenti per dotazioni finanziarie agli organi costituzionali e autorità indipendenti
- Eliminazione di vitalizi.
A prima vista sembra finalmente che a tirare la cinghia non debbano essere solo i cittadini. Ma di problemi, se il piano è questo, ne sorgeranno. Innanzitutto si parla di disegno di legge e i tempi per approvarlo potrebbero superare i 2 anni.
Sarebbe stato meglio utilizzare un decreto legge visto che si è trasformato nello strumento legislativo primario in Italia. Per una volta che poteva essere utilizzato a “fin di bene” lo si è ignorato.
Altro problema è che il Ddl anche se ricco di buone intenzioni non presenta percentuali per le riduzioni: si taglia il finanziamento dei partiti ma di quanto? Si usano auto blu meno potenti ma si tolgono quelle inutili date a segretarie,
semplici funzionari etc etc? Il Ministro Tremonti si è dimenticato dei piccoli particolari
Discorso a parte lo merita l’abolizione dei vitalizi. Il 21 settembre 2010 è stato votato un Ddl che voleva abolire proprio i vitalizi. Risultato? 22 favorevoli e 498 contrari (ecco il link). A questo punto ci chiediamo in quanto tempo e se verrà approvato un Ddl con lo stesso contenuto, anzi ancor più restrittivo e pericoloso per gli assurdi privilegi di cui gode la casta.
Basti pensare che ci sono partiti estini come Forza Italia, Alleanza Nazionale o la Margherita che per via delle elezioni del 2006 ci sono costati negli ultimi 5 anni circa 500 milioni di euro.
A questo punto non ci resta che sperare che altre iniziative riguardanti i cittadini e non i politici,come l’intervento sulle pensioni ed il relativo aumento dell’età pensionabile non vengano prese con decreto ma inserite in un Ddl perché altrimenti i primi e forse gli unici a tirare la cinghia saranno come sempre i cittadini grazie ad un taglio di alta precisione chirurgica del Ministro Tremonti.