Sono iniziate ieri in Egitto le prime votazioni libere del post Mubarak e questo preoccupa parecchio Israele visto che tra i favoriti ai seggi parlamentari ci sono i Fratelli Musulmani con il loro partito “Libertà e giustizia”.
Nove sono fino ad oggi i sabotaggi dei gasdotti che lo riforniscono e ancora oggi razzi degli hezbollah sul territori israeliani e risposte di artiglieria.
Persino la Turchia con la quale Israele aveva buoni rapporti commerciali ha fatto diversi passi indietro soprattutto a seguito dell’episodio della Freedom Frottilla. Se siamo davvero alle porte di quella che viene definita una primavera araba le paure israeliane sono molteplici e su più fronti.
Quanto saranno disposti i paesi musulmani a tollerale lo stato ebraico? Sarà in grado Israele di giocarsi le sue carte? Di certo è che ormai isolato forse farebbe meglio a cambiare la sua politica esterae da sempre improntata sulla potenza economica e dell’allenza con gli USA.
Credtemi non c’è bisogno che Israele cambi la sua politica è perfettamente in grado di affrontare ogni complicazione, dalt’onde la storia insegna!