Purtroppo l’obesità continua ad aumentare in Italia: lo sono il 31% degli uomini ed il 23% delle donne.
L’obesità è legata a doppio filo con la sedentarietà infatti il 54% degli uomini e il 52% delle donne non pratica attività fisica.
Se guardiamo le statistiche per regione troviamo che la Basilicata è la più obesa con il primo posto sia tra gli uomini con il 34% che tra le donne con il 42%. Segue la Sicilia con il 31% per entrambi i sessi.
Guardando le regioni messe meglio troviamo al primo posto il Piemonte con 12% tra gli uomini e 13% tra le donne, seguiti dalle Marche con 13% e 15%, dalla Sardegna con 16% e 14% e dal Trentino Alto Adige con 13% e 16%.
L’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica ADI, ha decretato il 10 Ottobre come ‘Obesity Day‘ con lo scopo di convincere tutti quelli che hanno problemi di obesità che dimagrire è difficile, ma non impossibile, e con il supporto di esperti tutti possono farcela.
Quindi il 10 Ottobre ci srannao le porte aperte per consigli e informazioni gratuiti, delle Unità Operative di Dietetica e Nutrizione Clinica e delle Unita’ di Nutrizione ospedaliere e territoriali.
Per vedere l’elenco dei centri nella vostra regione visitare il sito www.obesityday.org.
Invito caldamente tutti quelli che pensano di rientrare nella categoria ad informarsi per avere un parere da un esperto.
Questo non solo per un fattore estetico, ma soprattutto per la vostra salute.
L’importante iniziativa dell’Obesity Day nasce purtroppo zoppa, in quanto affronta i soli aspetti clinici dell’obesità lasciando al di fuori dell’evento la problematica della discriminazione.
L’emarginazione dell’obeso fin dall’età giovanile rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio sia per il consolidamento di una obesità infantile o adolescienziale anche in età adulta sia per il benessere complessivo e lo sviluppo della persona.
E’ un vero peccato che in questa occasione nonostante sponsor importanti non si sia riusciti ad organizzare eventi specifici rivolti non solo al pubblico obeso ma al pubblico nel suo complesso, i cui comportamenti sono spesso la causa prima dell’emarginazione sociale dell’obeso se non addirittura della sua condizione clinica.