Tensione molto alta a Roma dopo il caos al Senato per la discussione della riforma Gelmini e dopo il ritrovamento del pacco bomba.
Un allarme bomba è stato diramato ieri mattina a Roma nei pressi della Metro B. Per fortuna l’ordigno, che è stato ritrovato in uno dei vagoni di un treno, è risultato essere privo di innesco e quindi non sarebbe potuto esplodere.
Così come ha detto poco dopo il sindaco della capitale, Gianni Alemanno: “Dopo ulteriori verifiche con gli artificieri risulta che l’ordigno non poteva esplodere, perché il rudimentale congegno non era in grado di provocare un’esplosione”.
L’oggetto è stato ritrovato da un macchinista dell’Atac che ha subito allertato le forze dell’ordine, le quali hanno provveduto ad evacuare l’area. L’ordigno era all’interno di una scatola con assieme fili elettrici e polvere pirica.
Sembra quindi che l’ordigno di natura rudimentale sia stato messo lì soltanto come un avvertimento o per creare scompiglio nella zona, ma non per creare un attentato.
La Procura di Roma ha aperto un’indagine contro ignoti con la seguente accusaa: “porto e detenzione di materiale esplodente”.
Starà ora agli inquirenti scoprire il perchè di questo gesto e soprattutto chi lo abbia messo lì, e stanno cercando di identificare il colpevole visualizzando le immagini delle telecamere a circuito interno della zona.
La bomba “del cuore”.