Continua senza sosta il progetto di scuola digitale messo in campo dal ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, e da MariaStella Gelmini (ministro dell’Istruzione), che durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, hanno ricordato i numeri di lavagne interattive e classi scolastiche dotate delle ultime tecnologie per migliorare la qualità della didattica.
Tra le altre cose troviamo pagelle on line per i genitori, studenti in classe con il badge “rileva presenza”, necessario per l’ingresso in aula e l’uscita dei ragazzi. Tesserino utile anche per altri servizi quali la mensa, l’uso della fotocopiatrice o della biblioteca interna alla scuola. Già attualmente, spiegano i ministri, circa 3 milioni di studenti posseggono la Carta dello Studente che gli permette di entrare a prezzo agevolato nei siti del patrimonio culturale italiano.
E non è finita qui: i servizi digitali destinati a studenti e famiglie riguardano anche la comunicazione via sms delle assenze e la prenotazione dei colloqui con i docenti. Alcuni servizi sono già stati attivati, altri sono in via di attivazione. Ben 120 milioni di euro all’anno è la stima del risparmio avuto grazie a queste nuove procedure, più moderne e innovative che miglioreranno sicuramente anche la qualità della scuola italiana.
L’articolo è il mio, mi sono scordato di aggiungere il mio pensiero. Lo faccio ora: spero vivamente che questi 120 milioni risparmiati siano reinvestiti (sommandoli a qualche altro buon centinaio) per migliorare la qualità della scuola e dell’università italia!).
Sono DSGA in una scuola superiore e mi risulta che questi risparmi non possano essere reinvestiti in quanto finanziamenti MIUR non ce ne sono stati. Queste migliorie organizzative, che comportano l’acquisto di attrezzature di hardware e software specifici, sono state finanziate, ove possibile, dai contributi “volontari” delle famiglie o, nel migliore dei casi e solo in parte, da sponsorizzazioni private. Se qualche Istituto Scolastico ha ricevuto fondi appositi dal MIUR mi piacerebbe saperlo. Anche per quanto riguarda le lavagne interattive, pur avendole richieste, ne abbiamo ricevuto solo una per 1.300 studenti.
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